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Bocca secca: cause, sintomi e rimedi
Tempo di lettura stimato: 7 minuti

Bocca secca: cause, sintomi e rimedi

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Sappiamo bene quanto sia importante la produzione di saliva per il nostro cavo orale. Eppure, certe volte non ci preoccupiamo di quella sensazione di bocca ‘impastata’ e asciutta. Questa problematica non va assolutamente sottovalutata: infatti si tratta di un vero e proprio disturbo che prende il nome di xerostomia.

 

Vediamo quindi quali sono le cause della bocca secca?

Ci sono diverse condizioni che possono provocare questa fastidiosa sensazione.

  • Alcune sono condizioni fisiologiche, ovvero normali e transitorie. Un esempio è quello del mattino appena ti svegli: di notte la produzione salivare “dorme con noi”, pertanto non appena ti alzi potresti avvertire questa sensazione, che è anche una delle cause di alito cattivo al mattino (anch’esso temporaneo). Basterà fare colazione, bere e lavare i denti… e la saliva tornerà a funzionare normalmente.
  • Un fattore altrettanto fisiologico è l’età: solitamente la riduzione del flusso salivare causato esclusivamente dal passare degli anni è comune e ben tollerato.
  • Anche alcuni cibi o abitudini voluttuarie possono contribuire a questa sensazione: abuso di caffè, il fumo, alcolici e, soprattutto, non bere abbastanza!
  • Momenti di forte stress. Mai capitato durante un colloquio o un esame di avere la bocca asciutta? Questo fenomeno temporaneo è mediato dal nostro corpo quando stiamo vivendo un momento di particolare ansia. Anche in questo caso, la soluzione migliore è bere!

Ci sono poi delle condizioni patologiche che possono alterare la normale produzione di saliva:

  • In caso di reflusso gastro-esofageo la salivazione aumenta, mentre diminuisce nel corso di alcune terapie farmacologiche dedicate proprio alle gastropatie (gli inibitori di pompa protonica). Questi farmaci sono utilizzati anche dalle donne in gravidanza che spesso soffrono proprio di problematiche a livello gastrico. In gravidanza, quindi, se si sopporta il reflusso senza assumere farmaci la salivazione aumenterà (scialorrea); al contrario, se durante la gestazione la donna ha difficoltà ad addormentarsi, o sperimenta apnea e russamento soprattutto nell’ultimo trimestre, potrebbe dormire a bocca aperta, incrementando la secchezza orale, e quindi la sensazione di bocca secca.
  • Si potrà avere la bocca secca anche come effetto collaterale di alcuni farmaci. Ne sono un esempio quelli utilizzati per la depressione e disturbi del comportamento, come alcuni antidepressivi, antipsicotici e le benzodiazepine, ma anche farmaci per la pressione alta o diuretici. Infine, si può osservare xerostomia anche durante l’uso prolungato di antinfiammatori (FANS).
  • Anomalie della respirazione. Quando non riesci a respirare con il naso, perché magari hai il raffreddore, certamente avrai notato che la tua bocca è più secca. Quando sono presenti condizioni che non permettono di respirare correttamente con il naso, si avrà xerostomia: riniti croniche/allergiche e malocclusioni dentali ne sono un esempio.
  • Il diabete. In coloro che sono affetti da questa patologia, si notano diverse modifiche nel flusso salivare: si stima, infatti, che fino al 50% dei pazienti diabetici manifesti una riduzione salivare, nonché un cambiamento sfavorevole nella sua composizione per il quale viene meno quell’effetto di difesa svolto dalla saliva stessa.
  • In seguito a radioterapia per i tumori della regione testa-collo. Terapie specifiche di questo tipo sono necessarie per chi è affetto da queste malattie, ma come effetto collaterale le radiazioni, in base alla dose somministrata, possono colpire anche le ghiandole salivari, limitandone molto la funzione.
  • Sono delle infiammazioni delle ghiandole salivari che si verificano a causa di un vero e proprio calcolo che ostruisce i dotti della ghiandola. Basterà rimuovere il calcolo perché la funzionalità della saliva riprenda normalmente.
  • La Sindrome di Sjøgren, una malattia autoimmune che colpisce le ghiandole esocrine (come quelle salivari). Questa malattia può presentarsi da sola, o in seguito alla presenza di altre patologie autoimmuni come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, dermatomiosite, connettivite mista, sclerodermia; può manifestarsi anche in seguito a malattie del fegato come la cirrosi biliare primitiva.

Quali sono sintomi di xerostomia e iposcialia?

Dato che la saliva svolge molte funzioni essenziali, ecco i sintomi e le conseguenze principali di una bocca secca.

  • Bruciore alle mucose. Poiché la saliva ha il compito di idratare i tessuti del cavo orale, quando questa scarseggia si sperimenteranno bruciori, irritazioni di guance e lingua, che potrà apparire rossa e fissurata. Anche le labbra saranno più secche, con predisposizione alla formazione di alcune lesioni agli angoli dette chieliti, anch’esse fastidiose.
  • Difficoltà a masticare e alterazione del gusto. Si può sperimentare difficoltà a deglutire, masticare e percepire il cibo che rimane attaccato a mucose, denti e gengive. Anche il gusto potrebbe risultare alterato.
  • La saliva scarsa potrebbe alterare l’ecosistema della bocca, favorendo l’insorgenza di micosi (causate da funghi) come la candida: si manifesta solitamente con una patina bianca e spessa sulla lingua, con bruciore della stessa.
  • Aumento di carie. La saliva ha un grande potere protettivo per i nostri denti: aiuta a mantenere il pH della nostra bocca più basico possibile, sfavorendo condizioni di acidità che portano alla carie. Non solo: è la saliva a veicolare il fluoro contenuto in dentifrici e collutori allo smalto dei denti, proteggendolo dai processi di demineralizzazione che portano alle lesioni cariose. Chi soffre di bocca secca manifesta carie soprattutto nella regione del colletto, ovvero la zona del dente che si trova a contatto con la gengiva.
  • Aumento di gengiviti e peggioramento della parodontite (piorrea).  Sempre a causa dell’alterazione della flora batterica che abita la bocca, in condizioni di saliva scarsa aumenterà l’azione nociva dei batteri responsabili delle infiammazioni gengivali (gengivite e parodontite), peggiorando il quadro della salute gengivale.
  • Sensazione di sete continua, soprattutto di notte. Come abbiamo detto, la quantità di saliva prodotta di notte si riduce: se c’è già un quadro di xerostomia, questa diminuzione sarà ancora più fastidiosa per chi la sperimenta.

Quali soluzioni adottare per stare meglio e prevenire queste conseguenze?

Migliorare le condizioni della bocca secca e trovare sollievo nel quotidiano è possibile.

  • La prima cosa da fare è sicuramente bere di più e più spesso (almeno 2 litri al giorno).
  • Anche preferire cibi che stimolino la salivazione, come le verdure crude e la frutta più croccante, è un’ottima strategia. Sarebbero da evitare, invece, cibi che riducono il flusso salivare come il caffè, il tè, bibite gassate contenenti zucchero e, ovviamente, non fumare e limitare il consumo di alcolici!

Tuttavia, certe volte adottare queste strategie non basta: per questo esistono dei validi aiuti con funzionalità terapeutiche da utilizzare ogni giorno.

  • Utilizzare dentifrici appositi per la xerostomia. Questi dentifrici contengono sostanze, quali per esempio Sorbitolo e Xilitolo, in grado di stimolare il flusso salivare e sono privi di agenti contenuti in altri dentifrici ad uso quotidiano che possono al contrario aumentare la secchezza.
  • Abbinare a questi dentifrici anche dei collutori con lo scopo di favorire l’umidificazione della bocca e, soprattutto, donare sollievo in caso di mucose irritate e lesioni causate dalla secchezza.
  • Ottimi per donare sollievo sono anche prodotti analoghi in formato gel, in grado di creare un film lubrificante e benefico sulle mucose irritate, molto utili prima di coricarsi.
  • Optare per pratici spray dedicati, sia fuori casa sia durante la notte quando la sensazione di bocca secca aumenta. In essi sono contenute sostanze in grado di alleviare il fastidio e aumentare la lubrificazione del cavo orale.
  • Utilizzare delle gomme da masticare o compresse apposite per stimolare la salivazione quando esiste una residua funzionalità delle ghiandole salivari: se già di per sé masticare stimola la salivazione, in questi prodotti sono contenuti ulteriori principi che ne stimolano il flusso e hanno un’azione protettiva della mucosa, oltre allo xilitolo, uno zucchero con potere protettivo per la carie.
  • Infine, ricorda di dedicare massima attenzione alla tua igiene orale e alla prevenzione! In condizioni di xerostomia/iposcialia aumenta moltissimo il rischio di carie e infiammazioni gengivali: la prima causa è la placca batterica che si accumula con il tempo sui nostri denti e che possiamo rimuovere solo meccanicamente. Opta per uno spazzolino morbido e delicato sulle mucose dopo ogni pasto: rimuoverai la placca e i residui alimentari proteggendoti dalla carie che in queste condizioni potrebbe anche aumentare. Puoi inoltre applicare giornalmente mousse contenenti fluoro e agenti protettivi per i tuoi denti. In caso di sanguinamento gengivale, prenota una seduta di igiene orale e, se già non lo fai, pulisci gli spazi interdentali ogni giorno con filo e/o scovolino: il tuo igienista e il tuo dentista ti suggeriranno lo strumento più adatto. Non dimenticare di eseguire controlli odontoiatrici frequenti: almeno 2/3 volte all’anno!

Come avrai capito, la saliva è davvero un elisir di salute orale prezioso.

A volte, la secchezza è solo momentanea ed è il tuo stile di vita a limitare la sua importante funzione: bevi spesso ed evita abitudini nocive.

In altri casi, invece, alcune terapie e patologie possono limitare l’azione della saliva che abbiamo scoperto essere un liquido fondamentale. Fortunatamente esiste una gamma completa di alleati quotidiani composta da dentifrici, collutori, compresse spray e gel, in grado di donare sollievo e proteggerti se sperimenti questa fastidiosa condizione.

Infine, non dimenticare mai di dedicare cura e attenzione alla pulizia della tua bocca.

Ricorda sempre che la salute del tuo sorriso migliora la qualità della tua vita.

I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.

Bibliografia

-Guggenheimer J, Moore PA. Xerostomia: etiology, recognition and treatment. J Am Dent Assoc 2003

-Samarawickrama DYD. Saliva substitutes: how effective and safe are they? Oral Dis. Jul 2002

-Wolff A, Zuk-Paz L, Kaplan I. Major salivary gland output differs between users and non-users of specific medication categories. Gerodontology 2008

-Thakkar JP, Lane CJ. Hyposalivation and Xerostomia and Burning Mouth Syndrome: Medical Management. Oral Maxillofac Surg Clin North Am. 2022

Ultimo aggiornamento: 01/05/2024

Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.

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