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ABFRACTION
lesione della zona cervicale del dente che si verifica solitamente quando porzioni di smalto e dentina vengono perse nel tempo a causa di forze traumatiche legate alle parafunzioni, come il digrigamento e serramento.
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ABLAZIONE DEL TARTARO
procedura odontoiatrica svolta durante le sedute di igiene dentale professionale nella quale vengono rimossi i depositi di tartaro e placca batterica sulle superfici dentali e gengivali mediante utilizzo di strumenti meccanici (solitamente a ultrasuoni o manuali)
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ABRASIONE
lesione traumatica di origine meccanica che può colpire il dente o la gengiva, solitamente a causa di un erroneo utilizzo dello spazzolino o a causa di abitudini viziate.
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ADS
Acronimo di Anti Discoloration System. ADS è un sistema brevettato dall’azienda Curasept S.p.a che consente di utilizzare la clorexidina (l’antisettico più utilizzato in ambito odontoiatrico), evitando il più comune dei suoi effetti collaterali, ovvero la pigmentazione dei denti. Questo sistema è in grado, infatti, di inibire le due principali reazioni chimiche che causano la pigmentazione, senza però ridurre l’efficacia. Scopri di più sul sistema ADS.
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AFTA
stomatite (affezione della mucosa orale) benigna che si manifesta come un’ulcera dolente di forma circolare. Il suo decorso solitamente non supera i 15 gg e guarisce spontaneamente. Le terapie dedicate sono atte ad accelerare la guarigione e risolvere i sintomi. Le lesioni possono comparire singolarmente o in gruppi a livello delle mucose non cheratinizzate, come l’interno delle labbra e delle guance, o il ventre della lingua. Scopri di più sulle lesioni aftose.
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AFTOSI
condizione in cui all’interno del cavo orale sono presenti afte. L’afta è una stomatite (affezione della mucosa orale) benigna che si manifesta come un’ulcera dolente di forma circolare. Il suo decorso solitamente non supera i 15 gg e guarisce spontaneamente. Le terapie dedicate sono atte a accelerare la guarigione e risolvere i sintomi. Le lesioni possono comparire singolarmente o in gruppi a livello delle mucose non cheratinizzate, come l’interno delle labbra e delle guance, o il ventre della lingua. Scopri di più sulle afte.
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ALLINEATORE INVISIBILE
tipologia di dispositivo ortodontico alternativo a quello fisso, ovvero mascherine trasparenti rimovibili che hanno lo scopo di risolvere affollamenti dei denti e maleocclusioni.
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ANTISETTICO

principio attivo che si può trovare contenuto in prodotti per l’igiene orale come dentifrici, collutori, gel o spray. L’antisettico è in grado di contrastare l’accumulo di batteri all’interno del cavo orale. La clorexidina è l’antisettico più efficace in odontoiatria, in quanto ha capacità antiplacca e preventive nei confronti dell’infiammazione; ciò nonostante, la clorexidina deve essere utilizzata solo su indicazione di un professionista e nelle situazioni e modalità corrette.

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ASCESSO
raccolta di pus localizzata ai tessuti che circondano le radici dei denti. La causa della sua comparsa è da riferire a infezioni batteriche provenienti dal dente (es. carie) o dai tessuti gengivali.
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BIOFILM BATTERICO (Orale)
si intende la complessa organizzazione di microrganismi che abitano il cavo orale, caratterizzata dalla presenza di una pellicola salivare che ne favorisce l’adesione e la stratificazione. All’interno del Biofilm i microrganismi sono organizzati al fine di aumentare la loro sopravvivenza, mediante complesse relazioni reciproche.
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BRUXISMO
è un’attività involontaria nella quale si serrano o digrignano i denti e fa parte delle parafunzioni, ovvero di quelle attività non fisiologiche per la bocca. Può portare a usura delle superfici dentarie, fratture delle stesse e stress sulle strutture articolari e muscolari. Solitamente è un’attività notturna, ma può essere anche diurna come nel caso del serramento.
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CLOREXIDINA
molecola che può essere contenuta in dentifrici, collutori, gel o spray con attività disinfettante; è l’antisettico più utilizzato in odontoiatria grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e inibenti la proliferazione batterica. Deve essere utilizzata nel modo corretto e per periodi limitati per evitare alcuni effetti collaterali e massimizzarne l’efficacia.
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COLLUTORIO
prodotto di supporto all’igiene orale meccanica (ovvero spazzolino, filo/scovolino). È un liquido in soluzione che può contenere disinfettanti per il cavo orale e/o sostanze benefiche per lo smalto, come il fluoro. Si utilizza mediante sciacqui solitamente senza diluizione con acqua. Scopri come scegliere il collutorio giusto.
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CORONA DENTALE
è la parte di dente visibile all’esterno della cavità orale, ricoperta in condizioni fisiologiche dallo smalto. Qualora la corona dovesse essere distrutta da carie o traumi, può essere sostituita con una corona protesica (comunemente detta “capsula”).
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CURRETAGE
procedura di tipo chirurgico nella quale vengono rimosse le porzioni di tessuto gengivale profonde colpite dall’infiammazione che caratterizza la parodontite (comunemente detta “piorrea”); il curretage viene eseguito solitamente tramite strumenti meccanici di tipo manuale.
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DEMINERALIZZAZIONE

processo a carico dello smalto del dente nel quale vengono perse le sostanze minerali che lo compongono. Può essere causato da diversi fattori come la carie dentaria, processi di erosione di natura chimica o abrasivi di natura meccanica.

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DENTI DECIDUI

comunemente detti “denti da latte”, sono gli elementi dentari che compaiono generalmente dal 6° al 30° mese di vita, sono destinati a esfoliare e essere sostituiti dai denti permanenti a partire dai 6 anni circa di età. In condizioni normali, sono 20 in tutto e appaiono di colore bianco molto accesso e di piccole dimensioni.

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DENTIFRICIO

è un prodotto di tipo chimico a supporto dell’igiene orale quotidiana, utilizzato assieme allo spazzolino; può avere consistenza fluida o pastosa e ha generalmente un sapore gradevole per rinfrescare l’alito. Il dentifricio coadiuva il momento dello spazzolamento, portando nei fluidi del cavo orale sostanze benefiche come il fluoro, agenti disinfettanti e protettivi per la salute di denti e gengive.

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DENTINA
è un tessuto di colore giallognolo circondato dallo smalto nella parte esterna del dente, e dal cemento a livello delle radici; circonda anche all’interno la polpa dentaria. La dentina è composta da una percentuale minore di sostanze inorganiche rispetto allo smalto e per questo è  più vulnerabile all’insulto della carie; è anche il tessuto responsabile del fenomeno dei “denti sensibili”, nel quale gli stimoli termici (es. freddo), chimici (es dolce) o tattili possono causare delle razioni a carico dei tubuli che formano la dentina, provocando fitte dolorose.
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DEVITALIZZAZIONE
anche detta “cura canalare”, è una procedura odontoiatrica nella quale il dentista rimuove la polpa dentaria dal dente perché irrimediabilmente compromessa, solitamente a causa di carie molto estese o traumi. Dopo che la polpa è stata rimossa, i canali dentro i quali si trovava vengono disinfettati e poi sigillati con del materiale da otturazione al fine di evitare la contaminazione batterica. Il dente così “devitalizzato” può essere mantenuto, sebbene risulti essere più fragile di un dente vitale.
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EROSIONE DENTALE

lesione che può colpire le strutture dure del dente (smalto e dentina) di natura chimica, provocata da una continua e ampia esposizione dei denti a sostanze acide provenienti dalla dieta (es. limone, aceto), o da episodi frequenti di vomito o di reflusso gastro-esofageo.

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FILO INTERDENTALE
importante strumento di igiene orale domiciliare in grado di rimuovere  meccanicamente la placca batterica e i residui alimentari dagli spazi interdentali. È un sottile filamento composto da fibre di plastica o nylon che si utilizza tramite delicati passaggi tra un dente e l’altro prima o dopo ogni sessione di spazzolamento.
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FLUORO

oligoelemento importante per la salute di ossa e denti dove si trova maggiormente. Il fluoro è considerato la sostanza pietra miliare per la prevenzione della carie, grazie alle sue proprietà antibatteriche e in grado di contrastare il fenomeno della demineralizzazione dello smalto che conduce alla lesione cariosa. Si trova in dentifrici, collutori, gel e creme da utilizzare domiciliarmente. L’integrazione sistemica di fluoro con gocce e compresse è sconsigliata dalle linee guida, se non in casi specifici.

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GENGIVITE

infiammazione di origine batterica che colpisce la gengiva nelle sue porzioni più marginali, causata dall’accumulo di placca. Si manifesta con sanguinamento gengivale, possibili gonfiore e dolore e può manifestarsi in una o più zone della bocca. È una condizione reversibile e trattabile con sedute di igiene orale professionale e una corretta pulizia della bocca a casa. Se non curata, la gengivite può trasformarsi in parodontite in soggetti suscettibili.

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GLOSSITE

termine che si riferisce a uno stato di infiammazione che colpisce la lingua, caratterizzato da bruciore e gonfiore e/o intorpidimento . Può essere la manifestazione di diverse condizioni che possono riguardare strettamente il cavo orale (es. traumi continui sulla lingua causati da denti scheggiati, scarsa salivazione o ustioni), o l’organismo (celiachia, anemia, carenze, virus, infezioni batteriche etc).

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GNATOLOGIA
branca dell’odontoiatria che si occupa delle affezioni alle strutture responsabili della masticazione, come i muscoli masticatori e l’articolazione temporo-mandibolare. Alcuni esempi di questi disturbi sono il bruxismo, la difficoltà ad aprire la bocca o dolori al viso. La figura professionale dedicata è l’odontoiatra gnatologo, che spesso collabora con altre figure come ad esempio l’ortopedico, il fisioterapista, l’osteopata e il posturologo.
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GRANULOMA DENTALE

è un’infiammazione cronica che colpisce l’apice della radice del dente. Solitamente non dà sintomi, sebbene possa attraversare fasi acute caratterizzate da dolore, gonfiore gengivali e talvolta ascessi. Le cause possono essere riferite a una carie non trattata o a parodontite, o più spesso a esiti avversi in seguito a una devitalizzazione. Il granuloma può espandersi come dimensione e indebolire il sistema immunitario, pertanto è importante curare il dente colpito con una nuova devitalizzazione anche se, in casi più estremi, potrebbe essere necessario ricorrere all’estrazione. Solitamente la sua diagnosi avviene tramite una radiografia panoramica o endorale.

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IGIENE ORALE MECCANICA
si intendono tutte quelle manovre che asportano meccanicamente la placca batterica, come lo spazzolamento delle superfici dei denti, e l’utilizzo di strumenti interdentali come il filo e lo scovolino.
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IGIENISTA DENTALE

professionista sanitario in possesso di titolo di laurea che si dedica alla prevenzione delle malattie del cavo orale. Può svolgere la sua professione sia in ambito privato che pubblico attraverso l’erogazione di terapie sia preventive (igiene orale professionale, sigillatura dei solchi, strategie di controllo del rischio carie e del rischio parodontale), trattamenti estetici (sbiancamenti) e terapie non chirurgiche delle malattie gengivali.

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IMPIANTO DENTALE

dispositivo medico chirurgico utilizzato per riabilitare uno o più denti mancanti sia dal punto di vista funzionale (masticazione, fonazione) che estetico. È costituito da una vite in titanio (detta anche fixture) che viene inserita nell’osso con successiva integrazione nello stesso (osteointegrazione); completano la componentistica il moncone che viene collegato alla vite (abutement) e la corona (il dente) avvitata o cementata.

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IMPLANTOLOGIA DENTALE

branca dell’odontoiatria che si occupa della riabilitazione dei denti mancanti mediante l’inserimento di impianti. (per impianti dei veda “impianti”)

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IPERDONZIA

si intende la presenza di uno o più denti sovrannumerari, ovvero quando sono presenti elementi dentari in eccesso. L’iperdonzia può essere singola (un solo dente in più) o multipla. Gli elementi soprannumerari possono essere correttamente formati, oppure presentare anomalie di forma e struttura. L’iperdonzia può riguardare sia la dentizione decidua (da latte) che quella permanente. Le cause possono essere genetiche, ambientali o da riconducibili ad alcune sindromi più rare.

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IPOMINERALIZZAZIONE

difetto qualitativo che colpisce lo smalto dei denti nelle sue fasi di maturazione. I denti che presentano ipomineralizzazioni sono interessati da macchie che vanno dal bianco gessoso, al giallognolo, fino al marrone scuro. Le cause non sono ancora del tutto note, ma è molto importante preservare lo smalto con trattamenti remineralizanti, controlli dentistici periodici, igiene orale meticolosa e, quando necessario, terapie ricostruttive del dente.

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MICROBIOTA

è la popolazione di microrganismi che abita un determinato distretto, come l’intestino (microbiota intestinale), o anche il cavo orale (microbiota orale). Può essere composto da diverse specie: dai batteri, ai virus, fino ai funghi, che vivono tra loro in equilibrio dinamico. Un microbiota in salute preserva la salute del distretto in cui si trova, anche influenzandone la risposta immunitaria.

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MORSO INVERSO
tipo di maleocclusione dentaria in cui l’arcata inferiore si posiziona più avanti rispetto alla normalità, scavalcando l’arcata superiore. Può essere più o meno evidente a livello estetico e comportare anche disfunzione masticatoria.
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OTTURAZIONE

terapia odontoiatrica detta “conservativa”, utilizzata per restaurare un dente danneggiato da malattia cariosa. La realizzazione dell’otturazione è preceduta dalla rimozione da parte del dentista della porzione di dente distrutta dalla carie e, nella quasi totalità dei casi, le otturazioni vengono realizzate con materiali detti resine composite di colore bianco.

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PARODONTITE

detta anche “piorrea”, è una malattia cronica che colpisce i tessuti di sostegno dei denti. È provocata dalla risposta infiammatoria del soggetto affetti a alcuni particolari batteri contenuti nella placca e nel tartaro. La parodontite può cominciare a manifestarsi già intorno ai 40 anni e, se non correttamente trattata, può portare alla perdita dei denti. Sebbene spesso possa essere asintomatica, i sintomi più comuni sono: sanguinamento gengivale, mobilità dei denti, alitosi, sensazione di spazi interdentali aumentati e gonfiore gengivale.

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PIORREA

La piorrea, è un modo comune di chiamare la parodontite. La “piorrea” è una malattia cronica che colpisce i tessuti di sostegno dei denti. È provocata dalla risposta infiammatoria del soggetto a alcuni particolari batteri contenuti nella placca e nel tartaro. La piorrea può cominciare a manifestarsi già intorno ai 40 anni e, se non correttamente trattata, può portare alla perdita dei denti. Sebbene spesso possa essere asintomatica, i sintomi più comuni sono: sanguinamento gengivale, mobilità dei denti, alitosi, sensazione di spazi interdentali aumentati e gonfiore gengivale.

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PLACCA

la placca batterica, o “dentale” o “biofilm”, è un complesso agglomerato di microrganismi che si deposita sulle superfici orali a partire da una pellicola di glicoproteine, detta “pellicola acquisita”. Se non correttamente rimossa durante la giornata con gli strumenti di igiene orale meccanica (spazzolino/filo/scovolino), la placca tenderà a stratificarsi nel corso delle ore e conterrà al suo interno specie batteriche sempre più pericolose per la salute dei denti e gengive.

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POSTBIOTICO

sono prodotti derivati dal metabolismo dei batteri che hanno capacità regolatorie, benefiche e antinfiammatorie per le flore batteriche, come quella orale. Si assumono sotto forma di integratori alimentari per determinati cicli.

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PREBIOTICO

sono sostanze organiche, non digeribili, in grado di stimolare in maniera selettiva la crescita o la funzionalità di microrganismi benefici per una determinata flora e di promuovere il benessere del distretto in cui quella flora si trova. Si assumono sotto forma di integratori alimentari per determinati cicli. Sono particolarmente indicati in situazioni di disbiosi della flora batterica (ovvero condizioni di disequilibrio) o per mantenerne la sua salute.

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PROBIOTICO

microrganismi in grado di operare funzioni benefiche e influenzare positivamente le flore dell’organismo (es. intestino, cavo orale). Si assumono sotto forma di integratori alimentari per determinati cicli. Sono particolarmente indicati in situazioni di disbiosi della flora batterica (ovvero condizioni di disequilibrio) o per mantenerne la salute.

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PROGNATISMO MANDIBOLARE

si intende la protrusione (avanzamento) in avanti della mandibola, rispetto all’osso mascellare superiore. È una condizione solitamente accompagnata da maleocclusione (chiusura scorretta) e disallineamento dei denti. La terapia coinvolge il dentista ortodontista e, talvolta, lo specialista maxillo-facciale.

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RECESSIONE GENGIVALE

si intende l’allontanamento della gengiva rispetto alla sua normale posizione anatomica (ovvero oltre la linea smalto-cemento). La gengiva si può allontanare per cause meccaniche, come traumi, o per infiammazione.

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SANGUINAMENTO GENGIVALE
disturbo che colpisce le gengive che si manifesta con la perdita di sangue dalle stesse. Può presentarsi durante le manovre di igiene orale o anche spontaneamente. Sebbene il sanguinamento gengivale possa essere provocato dal trauma di uno spazzolamento troppo aggressivo o da alcuni tipi di irritazioni, nella maggior parte dei casi è il  principale segnale di un’infiammazione gengivale causata dall’accumulo di placca batterica e/o tartaro.
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SBIANCAMENTO
: procedura odontoiatrica di tipo cosmetico atta a ottenere un colore dei denti naturali più bianco; lo sbiancamento può essere eseguito in diverse modalità: presso lo studio dentistico in una o più sedute, o domiciliarmente, tramite l’utilizzo di mascherine personalizzate per un tempo stabilito. Il principio attivo sbiancante è a base di perossido di idrogeno.
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SCOVOLINO
strumento per la pulizia degli spazi interdentali. Lo scovolino è composto da un manico, più o meno lungo, e da una porzione lavorante fatta di un’anima dalla quale si snodano dei filamenti che hanno lo scopo di rimuovere la placca e i residui alimentari tra un dente e l’altro, mediante l’inserimento e il movimento dello scovolino stesso negli spazi interdentali.
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SENSIBILITA DENTALE

disturbo caratterizzato da fitte dolorose ai denti in risposta ad alcuni stimoli, come il freddo, il dolce e il tatto. La principale causa è da riferire all’esposizione della dentina: questo tessuto può esporsi a causa di fenomeni che consumano lo smalto che lo ricopre, come l’abrasione (a causa, ad esempio, di spazzolamento aggressivo/errato, o eventi traumatici), o di erosioni (ad esempio, a causa di cibi acidi assunti troppo frequentemente o di problemi gastrici come il reflusso); infine, la dentina può esporsi e provocare sensibilità dentale anche a causa di recessioni gengivali.

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SPAZZOLINO
principale strumento utilizzato per l’igiene orale. Lo spazzolino ha lo scopo di rimuovere residui alimentari e, soprattutto, la placca batterica dalle superfici dei denti (a esclusione di quelle interdentali). Può essere manuale o elettrico. È composto da un manico e da una testina, la parte deputata a spazzolare i denti; la testina è formata da molti filamenti che possono avere consistenze diverse, a seconda della tipologia di spazzolino. Lo spazzolino quotidiano ideale è quello più ergonomico, dotato di una testina di piccole dimensioni e con filamenti medio-morbidi.
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STOMATITE

infiammazione che colpisce le mucose orali, come guance, lingua, palato, interno delle labbra e pavimento della bocca. Solitamente le stomatiti si manifestano con dolore, bruciore e gonfiore del sito che colpiscono, rendendo talvolta difficile una normale alimentazione. Le cause possono essere diverse a seconda della tipologia di stomatite (virali, irritative, autoimmuni, legate a carenze, di origine traumatica, etc.)

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TARTARO
deposito di placca batterica mineralizzato. Si forma in seguito alla mancata asportazione, con le normali manovre di igiene orale domiciliare, della placca dentale che si calcifica mediante l’azione di sali di calcio e fosfato presenti nella saliva; può pigmentarsi, apparendo di colore più o meno scuro, tramite l’assunzione di alcuni cibi o con il fumo. L’unico modo per rimuovere il tartaro è sottoporsi a una seduta di igiene orale professionale, onde evitare infiammazioni che possono minare alla salute di denti e gengive.
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WHITE SPOTS
macchia di colore bianco acceso situata in zone in cui è presente un’impoverimento dei tessuti duri del dente. Può essere la manifestazione di una carie dentaria, o di difetti che possono colpire lo smalto, come la fluorosi, l’amelogenesi imperfetta o l’ MIH (Molar Incisor Hypomineralization). Scopri di più sulle White spots.
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XILITOLO

è un poliolo estratto dalla betulla utilizzato come dolcificante. Lo xilitolo è in grado di dolcificare come il saccarosio (il normale zucchero), ma con una ridotta capacità di aumentare la glicemia, nonché vanta un certo potere anti-carie, in quanto ha capacità antibatteriche nei confronti degli organismi che la causano. Si può trovare come dolcificante, o contenuto all’interno di chewing gum e prodotti per l’igiene orale.

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punto elenco blu e azzurro, nei colori inconfondibili del brand Curasept

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