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Gengivite: consigli su come affrontarla a casa e dal dentista
Tempo di lettura stimato: 3 minuti

Gengivite: consigli su come affrontarla a casa e dal dentista

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Hai già letto il nostro articolo sulla gengivite? Allora ne sai un po’ di più su cos’è e quali sono i suoi sintomi principali. Ora vuoi sapere come risolverla?

Dato che la gengivite è causata dai batteri annidati nella placca e nel tartaro, la soluzione al problema è piuttosto semplice: eliminare placca e tartaro!

“Ma prima devo usare un antibiotico? E se facessi un bello sciacquo con il bicarbonato?”

Attenzione! Eccetto per casi eccezionali come la gengivite ulcero-necrotica, e comunque sempre sotto prescrizione medica, sappi che gli antibiotici non risolveranno la tua infiammazione gengivale. L’uso eccessivo di antibiotici non solo nuoce alla tua salute, ma non ha alcun effetto sulla placca, sebbene sia composta da batteri.

Nel biofilm orale, infatti, i microrganismi sono così ben organizzati da impedire all’antibiotico di eliminarli. E se un farmaco così non ci riesce, figuriamoci i rimedi della nonna come sciacqui fatti in casa o strani intrugli. Certo, alcune molecole naturali sono benefiche per le tue gengive, ma devono essere sempre contenute all’interno di formulazioni sicure e certificate.

Quindi come si risolve il problema della gengivite?

Per eliminare il tartaro serve una buona seduta di igiene professionale dal tuo dentista e/o igienista dentale di fiducia. In quella seduta potrai anche apprendere preziose nozioni e istruzioni su come mantenere il risultato a casa. Sì, perché senza una corretta rimozione della placca ogni giorno non è possibile risolvere davvero l’infiammazione gengivale e prevenirla. Per rimuovere i batteri pericolosi quotidianamente è necessario:

  • utilizzare uno spazzolino di qualità con setole non traumatiche (medio-morbide) e con una testina di piccole dimensioni che possa raggiungere anche i punti più difficili.
  • Parliamo poi di manovre di pulizia: il movimento potrà essere a rullo o rotatorio, e sarà da eseguire sempre in direzione gengiva-dente, “dal rosa al bianco” (e mai il contrario).
  • I lavaggi dovranno essere almeno 2 (meglio 3) al giorno e della durata almeno di 2 minuti e mezzo.
  • Inoltre, pur essendo un maestro nell’uso dello spazzolino, non dimenticarti che la salute delle tue gengive non potrà mai prescindere dalla pulizia degli spazi interdentali: è proprio in questa zona che si innescano la maggior parte delle gengiviti. Lo spazzolino da solo non riesce a rimuovere i batteri tra un dente e l’altro, pertanto, dovrai sempre utilizzare congiuntamente il filo e/o lo scovolino. Il tuo professionista di fiducia ti guiderà nella scelta dello strumento più adatto a te. E ricorda: se non pulisci quasi mai tra un dente e l’altro è normale che, quando riprendi questa abitudine, tu veda sanguinare. Non preoccuparti: insisti ogni giorno con la giusta tecnica e strumento e vedrai che il sanguinamento scomparirà.
  • Oltre all’azione meccanica di pulizia, una strategia vincente è quella di ricorrere al potere benefico di alcune molecole. La molecola più efficace in questi casi è un principio attivo che dagli anni 70 costituisce il gold standard degli antisettici per il cavo orale: la clorexidina. La clorexidina può aiutarti prima e dopo la seduta di igiene professionale in caso di dolore, sanguinamento e per promuovere la guarigione delle tue gengive. Questa molecola può infatti essere associata a specifiche componenti che ne potenziano gli effetti antinfiammatori e disinfettanti, e utilizzata sotto forma di collutorio per un’azione più globale, oppure in gel nel caso la zona colpita dall’infiammazione sia molto ridotta (es. dente del giudizio). Ricordati sempre di utilizzare questi collutori/gel con il dentifricio della stessa linea, perché la maggior parte dei comuni dentifrici contiene un tensioattivo che inattiva il potere della clorexidina!      

Fortunatamente la gengivite è una patologia reversibile e risolvibile se opportunamente trattata. Mai sottovalutarla però! Se le gengiviti diventano frequenti possono cronicizzare e trasformarsi in una patologia ben più grave, la parodontite, che se non stabilizzata può portare a perdita dei denti e un peggioramento della qualità della tua vita.    

Come sempre la migliore arma per un sorriso in salute è la prevenzione!

I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.

Bibliografia

-“Patologie parodontali in età pediatrica” Rozza, Francetti, Maggiore, Malerba Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Ospedale “San Paolo”, Università degli Studi di Milano

-Chapple et al. Primary prevention of periodontitis: managing gingivitis. J Clin Periodontol. 2015

-James P, Worthington HV, Parnell C, Harding M, Lamont T, Cheung A, Whelton H, Riley P. Chlorhexidine mouthrinse as an adjunctive treatment for gingival health. Cochrane Database Syst Rev. 2017

-Chen P, Hong F, Yu X. Prevalence of periodontal disease in pregnancy: A systematic review and meta-analysis. J Dent. 2022

Ultimo aggiornamento: 02/04/2024

Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.

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