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Mal di denti: cause e rimedi
Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Mal di denti: cause e rimedi

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“Mal di denti”: chi ne ha sofferto difficilmente se lo dimentica! Ma da cosa può dipendere? Solo i denti ne sono i responsabili? In questo articolo cerchiamo di capirlo meglio!

Le cause del mal di denti e rispettive soluzioni

Innanzitutto, iniziamo con il descrivere quali dolori o fastidi potresti avvertire e le possibili cause scatenanti.

  • Se hai una carie: probabilmente ti sconvolgerà, ma le carie non fanno sempre male e potresti addirittura rimanere sorpreso quando il dentista ne troverà una. Il dolore causato dalla malattia cariosa comincia solitamente quando la lesione si è approfondita oltre lo smalto, raggiungendo la dentina e soprattutto la polpa del dente, la parte più innervata. Il dolore può essere lieve, se gli strati coinvolti sono quelli iniziali, fino a molto forte e pulsante quando la carie raggiunge la polpa. Inoltre, potresti avvertire un dolore acuto o fitte quando il dente malato entra in contatto con cibi dolci o freddi, nonché alla masticazione. Infine, uno dei sintomi più tipici della pulpite (l’infiammazione della polpa del dente colpita dalla carie) è un forte dolore quando si è supini, ad esempio quando ti corichi per andare a letto. In questi casi la soluzione è recarsi dal proprio dentista. Anzi, non aspettare di star male: al primo sintomo, anche lieve, fai una visita. Ricordati poi che la carie è una malattia che puoi prevenire e che dipende molto dai tuoi comportamenti quotidiani. Fai controlli frequenti, cura la tua igiene orale e presta attenzione alla tua alimentazione. 


  • A causa del dente del giudizio: così come per la carie, non è detto che, se hai i denti del giudizio, prima o poi ti facciano male. Il dolore causato da questo dente si scatena solitamente quando questo molare è mal posizionato per ragioni di mancato spazio o…perché semplicemente è nato così! Per questa ragione può non uscire del tutto (o per niente) e può essere difficile tenerlo pulito con spazzolino, filo e scovolino. Infatti, una delle ragioni più frequenti per cui il dente del giudizio inizia a far male è l’infiammazione della gengiva attorno al dente a causa dell’accumulo di batteri che non riesci a rimuovere con la pulizia. Per questo stesso motivo i denti del giudizio possono anche cariarsi facilmente e fare altrettanto male. Infine, un dente del giudizio può causare anche dolore alla masticazione, ai muscoli del volto fino a scatenare infiammazioni che provocano febbre e coinvolgono i linfonodi. La prima cosa da fare è pulire accuratamente il dente con spazzolini monociuffo che aiutano a raggiungere zone difficili. Dopo aver pulito la zona, puoi applicare un gel con attività antiplacca come la clorexidina per circa 7-15 giorni. Consulta comunque sempre il tuo dentista per un consiglio: eventualmente togliti il dente…e il pensiero!
  • Per problematiche parafunzionali (bruxismo, serramento). Se i nostri denti sono continuamente sollecitati da bruxismo notturno o serramento diurno/notturno, potranno risentire di questo “stress” e diventare sensibili, soprattutto al freddo, ma anche alla stimolazione meccanica (masticazione), e saranno anche più a rischio di rompersi. Per di più, questi atteggiamenti non hanno ripercussioni solo sui denti, ma anche sulle strutture ossee e muscolari coinvolte in queste parafunzioni: potresti quindi avvertire sintomi come dolore al volto, alla cervicale e alla schiena, problemi posturali, mal di testa e avere difficoltà ad aprire la bocca. Contatta anche in questo caso il tuo odontoiatra: un bite potrebbe essere la soluzione per risolvere i tuoi problemi.
  • Malattie gengivali. Le problematiche gengivali come la gengivite e la parodontite sono molto subdole: potresti esserne affetto e non avvertire alcun fastidio. Avrai solo qualche avvisaglia magari, come sanguinamento gengivale e un aumento dello spazio tra i denti. Solo nei casi più gravi e di infiammazione acuta potrebbe arrivare il dolore. È molto frequente poi avere delle infiammazioni gengivali fastidiose in gravidanza o nei soggetti molto giovani: bruciore, gonfiore, tensione, sensibilità al freddo dovuta alla retrazione delle gengive e difficoltà a pulire denti e spazi interdentali sono i sintomi più comuni. Cosa fare? Se dovessi accorgerti che qualcosa non va, rivolgiti subito al tuo igienista dentale o al tuo dentista: queste due figure, assieme, potranno trattare la tua problematica a partire dalla tua igiene a casa, cruciale per controllare queste malattie!
  • Sensibilità dentinale. Come abbiamo appena detto, le malattie gengivali possono portare a retrazione gengivale, ma non sono le uniche responsabili. Anche uno spazzolamento aggressivo con setole dure e una tecnica sbagliata possono “consumare” i tuoi tessuti. Quando le gengive si ritirano, i denti diventano sensibili: compariranno le tipiche fitte, soprattutto se assumi cibi o bevande freddi, ma anche dolci. Questa sensibilità però può essere anche causata dall’erosione del dente, tipica dell’eccessiva assunzione di bevande e cibi acidi, o in presenza di alcune patologie come il reflusso. La prima cosa da fare è intercettare la causa del problema: se il motivo fosse l’aggressività nello spazzolamento, comincia a scegliere uno spazzolino con testina piccola e tanti filamenti morbidi; quindi, chiedi al tuo igienista come spazzolare i denti nel modo corretto. Infine, per controllare il fastidio scegli dentifrici, collutori e mousse a base di sostanze desensibilizzanti, come i sali di potassio, e agenti remineralizzanti come il fluoro e l’idrossiapatite.

Come avrai ormai capito, ci sono diversi scenari che possono causare il mal di denti. La strategia migliore è capirne la causa e intervenire tempestivamente: ogni situazione ha la sua specifica soluzione! Fai visite e sedute di igiene orale frequenti, ed esegui una corretta pulizia a casa: questi sono i pilastri per la salute della tua bocca. Ricordati anche di curare la tua alimentazione: preferisci cibi non processati e non esagerare con gli zuccheri semplici. Infine, scegli con cura dentifricio e collutorio: per ogni esigenza c’è un prodotto indicato e sicuro. Lascia perdere i rimedi della nonna…e torna a sorridere!

I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.

Bibliografia

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-Bader JD, Shugars DA, Bonito AJ. A systematic review of selected caries prevention and management methods. Community Dent Oral Epidemiol. 2001

-Sanz M, Herrera D, Kebschull M, Chapple I, Jepsen S, Beglundh T, Sculean A, Tonetti MS; EFP Workshop Participants and Methodological Consultants. Treatment of stage I-III periodontitis-The EFP S3 level clinical practice guideline. J Clin Periodontol. 2020

-Liu XX, Tenenbaum HC, Wilder RS, Quock R, Hewlett ER, Ren YF. Pathogenesis, diagnosis and management of dentin hypersensitivity: an evidence-based overview for dental practitioners. BMC Oral Health. 2020

Ultimo aggiornamento: 10/12/2024

Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.

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