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Bruxismo

Indice dei contenuti

Persino il tuo vicino di casa ti sente digrignare i denti di notte?
Oppure il tuo dentista ti ha detto che lo fai, ma tu non te ne sei mai accorto?
Perché ti capita di bruxare?

In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza sul bruxismo!

Di cosa stiamo parlando esattamente?

Il bruxismo è un’attività involontaria e fa parte delle cosiddette parafunzioni, ovvero quelle attività non-fisiologiche compiute dalla nostra bocca (diverse quindi da mangiare, parlare, masticare, sbadigliare…). Nella categoria ‘bruxismo’ rientrano attività dinamiche, ovvero il digrignamento (sfregare le arcate dentarie, facendo spesso anche rumore), ma anche azioni statiche come il serramento. Una persona può manifestare solo una delle due condizioni, oppure entrambe. Spesso associamo questi fenomeni alla notte (“bruxismo del sonno”), ma in realtà si possono verificare anche di giorno, soprattutto il serramento (“bruxismo della veglia”). Il bruxismo notturno è comunque più frequente rispetto a quello diurno. In generale, sembra che il bruxismo interessi circa l’8-13% della popolazione. Digrignare i denti di notte, inoltre, è un fenomeno piuttosto comune nei bambini, come se volessero “consumare” i dentini da latte in preparazione alla loro sostituzione con i denti permanenti.

Quali sono i sintomi del bruxismo?

Il bruxismo può manifestarsi con diversi sintomi, ma in molti possono non accorgersene, tanto che spesso il sospetto arriva direttamente dal dentista durante un controllo o, in caso di digrignamento notturno, può essere riferito da chi dorme con chi soffre di questo disturbo e ne sente i tipici rumori (un terzo dei bruxisti lo manifesta). Anche serrando i denti durante il giorno, solitamente in momenti di tensione o concentrazione, si potrebbe non percepirlo.

È utile prestare attenzione ai segni e sintomi principali:

  • Dolori: ai lati del volto (muscoli masticatori) e all’articolazione temporo-mandibolare, entrambi stressati dal bruxismo. Se la tua parafunzione è notturna, al mattino potresti avere difficoltà ad aprire la bocca. Infine, potrebbero anche sopraggiungere dolori cervicali o mal di testa a causate da queste tensioni muscolari.
  • Lesioni dentali: i denti possono consumarsi e/o diventare sensibili o doloranti per l’usura dello smalto a causa dei traumi del bruxismo. Ciò nonostante, è sempre bene indagare se queste lesioni ai denti non siano causate piuttosto da altri fattori come l’errato spazzolamento o l’erosione dello smalto a causa di acidi.
  • Si può assistere a un aumento della mobilità dei denti, transitorio o permanente. Se sei affetto da parodontite (comunemente detta “piorrea”) e alcuni denti sono già mobili a causa di questa malattia, il bruxismo può peggiorare la situazione.
  • A causa del trauma, alcuni denti, così come protesi-corone-otturazioni o impianti, potrebbero anche fratturarsi.
  • Cambiamenti nella chiusura tra le arcate dentarie: consumando i denti con questi atteggiamenti, si può perdere la loro corretta occlusione, sfociando talvolta nella comparsa di malocclusioni.

Ma quali sono le cause del bruxismo?

Non c’è una vera e propria causa scatenante, piuttosto una condizione multifattoriale.

La tesi ad oggi più accreditata è che le parafunzioni siano causate direttamente da uno stimolo proveniente dal nostro sistema nervoso centrale e la sua attivazione durante la notte (o durante il giorno, se serri), piuttosto che da fattori legati direttamente alla bocca. Il sistema nervoso attiva i muscoli che si contraggono o fanno muovere le arcate digrignando o serrando.
Il bruxismo può essere primario, quando non esiste una condizione medica o psichiatrica che lo scatena, o secondario, ovvero quando si verifica a causa di un disturbo neurologico/psichiatrico/fisico.

Esistono, tuttavia, dei fattori di rischio che è bene evidenziare:

  • fumo, soprattutto prima di andare a dormire;
  • consumo eccessivo di alcol, droghe illecite e/o caffeina;
  • stress e ansia, sebbene ancora non ci siano prove definitive;
  • disturbi che possono influenzare il sonno, come le apnee nel sonno, russamento e il reflusso gastroesofageo.

Esistono delle possibili soluzioni?

Nella maggior parte dei casi bruxare non è una costante nella vita delle persone, ma va a periodi, spesso influenzati dallo stress.

Esistono però degli atteggiamenti virtuosi che puoi mettere in atto fin da subito:

  • Non fumare ed evitare caffeina e alcolici (soprattutto prima di andare a dormire).
  • Mantenere la camera da letto ben ventilata, silenziosa ed evitare di stare al cellulare almeno 30 minuti prima di coricarsi. Scegli un cuscino comodo e, se soffri di reflusso, prova a dormire supino e leggermente rialzato.
  • Tentare di ridurre il più possibile lo stress quotidiano: attività fisica, buona alimentazione ed esercizi di respirazione possono aiutare.
  • Cominciare a fare caso se serri i denti durante il giorno e ascoltare il tuo corpo: in questo modo comincerai pian piano a rilassare il più possibile la muscolatura.
  • Ricorda di non assumere farmaci se non dietro prescrizione medica (es. miorilassanti, sonniferi, etc)

E per la bocca, cosa puoi fare?

Una delle soluzioni più utilizzate per proteggere i denti dai traumi del bruxismo è sicuramente il bite da indossare di notte o qualche ora di giorno (sempre che si svolgano attività lavorative in cui puoi non parlare). Si tratta di una mascherina trasparente e rinforzata che può essere indossata in una sola arcata dentaria o entrambe, a seconda della situazione personale del paziente.
Esistono, inoltre, degli specialisti odontoiatri che si occupano di queste problematiche: gli gnatologi.
Ricorda che il bite deve essere realizzato direttamente dal tuo studio dentistico; non scegliere mai i bite non personalizzati sulla tua bocca perché potresti addirittura peggiorare la situazione.
Per quanto riguarda i dolori muscolari, il bite dovrebbe già attenuarli dato che va a “scaricare” i traumi del bruxismo; se ciò non fosse sufficiente, trattamenti fisioterapici e osteopatici potrebbero alleviare ulteriormente i fastidi tensivo-muscolari.

Per quanto riguarda, invece, eventuali traumi ai denti:

  • Il dentista può ricostruire i denti rotti. Se scheggiati in modo lieve, si può decidere di non intervenire. Ricorda però: se non metti il bite e continui a bruxare, non servirà a molto riparare i denti!
  • Proteggi e rafforza lo smalto dei tuoi denti giorno dopo giorno. Segui una dieta bilanciata, lava i denti accuratamente dopo ogni pasto per almeno 2 minuti, passa il filo e/o lo scovolino negli spazi interdentali.
  • Infine, scegli prodotti ricchi di fluoro e remineralizzanti per lo smalto; se soffri di sensibilità dentale, questi prodotti esistono anche in formulazione “potenziata” con ingredienti desensibilizzanti, come i sali di potassio. Se la sensibilità è importante, oltre al dentifricio e il collutorio, puoi applicare la mousse specifica sui denti al mattino e prima di dormire.

Oggi il bruxismo può essere controllato e arginato. Metti in atto sane abitudini e esegui controlli periodici dal tuo dentista/igienista: aumenterai la probabilità di intercettare questi disturbi e risolverli nel modo migliore possibile!

I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.

Bibliografia

-Beddis H, Pemberton M, Davies S. Sleep bruxism: an overview for clinicians. Br Dent J. 2018 Sep 28

-Demjaha G, Kapusevska B, Pejkovska-Shahpaska B. Bruxism Unconscious Oral Habit in Everyday Life. Open Access Maced J Med Sci. 2019

Ultimo aggiornamento: 01/09/2024

Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.

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