La bocca potrebbe sembrare un distretto più “marginale” del corpo, ma non è così!
La scienza lo conferma: il benessere del nostro cavo orale è legato a una buona qualità della vita. Si pensi, ad esempio, all’imbarazzo causato dall’alito cattivo, al dolore di una carie quando si mangia, o al coprirsi la bocca quando non ci piace il nostro sorriso.
Inoltre, anche il benessere del nostro organismo è correlato alla salute della bocca: numerose evidenze scientifiche hanno dimostrato la correlazione tra malattie orali e condizioni patologiche di cuore, fegato, polmoni, intestino e anche dello scarso controllo metabolico.
Quali sono quindi le cattive abitudini da evitare per non contaminare la salute del nostro prezioso sorriso?
• Lavare i denti solo se si è mangiato. Prendersi cura della propria igiene orale non significa solo rimuovere i residui di cibo; anzi, spesso significa rimuovere qualcosa che può essere invisibile, ma che rappresenta la principale causa di tutti i problemi della bocca: la placca batterica. I batteri nel cavo orale crescono nel corso delle ore a prescindere che si sia mangiato o meno: l’obiettivo è rimuoverli più volte nel corso della giornata in modo che la bocca sia abitata solo da batteri “buoni” e non pericolosi.
Lava i denti almeno 3 volte al giorno!
• Lavare i denti subito dopo aver mangiato. Sapevi che nella bocca avviene una sorta di prima digestione subito dopo aver mangiato? Infatti, dopo i pasti il PH del cavo orale si abbassa, diventando acido, per facilitare proprio questo primo processo digestivo. È una buona abitudine aspettare almeno 20/30 minuti dopo aver mangiato prima di lavare i denti, in modo che questo picco di acidità in bocca svanisca per non rischiare, durante lo spazzolamento, di rovinare i denti a causa dell’acido che naturalmente li riveste subito dopo il pasto. Tuttavia, se non è possibile aspettare, è meglio lavare i denti comunque: una buona strategia è bere molta acqua per abbassare l’acidità e utilizzare prodotti come mousse e/o collutori che, in aggiunta al dentifricio, possono proteggere lo smalto dei denti.
• Utilizzare stuzzicadenti di legno. Bisogna smettere di considerare la pulizia degli spazi interdentali come un’attività accessoria! Rimuovere la placca e i residui di cibo ogni giorno tra un dente e l’altro è fondamentale: la maggior parte delle problematiche (malattie gengivali e carie) si innescano soprattutto in questa zona. Bisogna, però, optare per gli strumenti giusti: utilizzare gli stuzzicadenti in legno non solo non rimuove la placca, ma rischia di ferire la gengiva e “consumarla” per sempre, nonché rovinare lo smalto dei nostri denti. La strategia vincente è quella di scegliere il filo e/o gli scovolini adatti alle proprie esigenze individuali su consiglio di un professionista: solo così si ha la garanzia di sicurezza ed efficacia!
• (Pensare di) Sbiancare i denti con ricette fatte in casa. Se il tuo sogno è un sorriso bianco sappi che limone, bicarbonato, salvia sfregati sui denti ecc. non funzionano. Anzi, possono fare danni irreparabili ai tuoi denti: apparentemente potrebbero eliminare una macchia, ma se ne andrà per sempre anche il tuo smalto. Lo smalto è un tessuto preziosissimo: rovinarlo non solo ti renderà suscettibile a carie e sensibilità, ma renderà i tuoi denti persino più gialli, dato che è proprio lo smalto (soprattutto se in salute) a rendere i nostri denti naturalmente bianchi. Se desideri fare uno sbiancamento, rivolgiti a un vero professionista del dentale; se, invece, vuoi mantenere il tuo bianco naturale fai controlli di igiene orale professionale spesso e utilizza eventualmente dei dentifrici appositi e certificati che non possono far del male al tuo sorriso! Limita anche cibi che macchiano (caffè, tè, tisane) ed evita di fumare.
• Sottovalutare il problema delle gengive sanguinanti. Se lavandoti le mani iniziassero a sanguinare penseresti che va tutto bene? Ovviamente no. Lo stesso principio vale anche per le tue gengive: raramente le gengive, se sono in salute, sanguinano, persino se stiamo usando erroneamente spazzolini duri o troppo vigore nei lavaggi. Se noti un sanguinamento gengivale, quasi certamente è in atto un processo infiammatorio. Rivolgiti al dentista o all’igienista: un’infiammazione gengivale trascurata potrebbe addirittura condurre alla parodontite, una patologia che può portare alla perdita dei denti ma che, se intercettata, può essere trattata!
E tu? Hai qualche cattiva abitudine?
I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.
Bibliografia
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-Marshall TA. Dietary Implications for Dental Caries: A Practical Approach on Dietary Counseling. Dent Clin North Am. 2019
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-Casado et al. Efficacy of Dental Bleaching with Whitening Dentifrices: A Systematic Review. Int J Dent. 2018
Ultimo aggiornamento: 01/03/2024
Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.