Spazzolino e… scopri i tre strumenti imprescindibili per l’igiene orale e come usarli ogni giorno al meglio
(spoiler: potrebbero non essere quelli che pensi)
Spazzolare i denti è un’abitudine che coltiviamo fin da quando siamo bambini, ogni giorno, più volte al giorno ed è un’azione che può sembrarci naturale e automatica.
Eppure, pulire la propria bocca correttamente non è affatto scontato!
Ad esempio, se dovessi pensare a tre strumenti indispensabili per l’igiene orale quali nomineresti? Spazzolino, dentifricio e collutorio? Non proprio, prima di tutto è necessario spazzolare tutte le superfici: con lo spazzolino, certo, ma anche con l’aiuto di… filo interdentale e scovolino!
Non dimentichiamo i tempi di spazzolamento: secondo autorevoli pubblicazioni scientifiche, la media, nella popolazione, di una sessione di spazzolamento sarebbe di soli 45 secondi (invece degli ideali 2 minuti minimo); non solo: quando laviamo i denti rimuoviamo poco più della metà della placca batterica!
A proposito di placca batterica: cosa dobbiamo “spazzolare via” quando puliamo la nostra bocca?
Sicuramente spazzolare i denti significa eliminare anche i residui alimentari. Ma, oltre a ciò, l’obiettivo principale è quello di rimuovere ottimamente la placca batterica. La placca, infatti, è formata da un insieme complesso di batteri che, al passare del tempo durante la giornata, aumentano in numero e specie sulle superfici dei nostri denti, diventando potenzialmente sempre più in grado di causare malattie del cavo orale, come la carie e le patologie gengivali. Questi batteri “pericolosi” si possono eliminare solo meccanicamente, grazie all’utilizzo corretto di spazzolino, filo e scovolino: solo in questo modo è possibile mantenere davvero in salute il proprio sorriso!
Qual è lo spazzolino ideale?
Sicuramente uno dei migliori amici per il benessere dei i nostri denti e gengive è lo spazzolino: questo fondamentale strumento ha il compito di pulire le superfici dei denti masticatorie, vestibolari (ovvero, quella esterne) e linguali/palatali (le “facce” interne dei denti che guardano verso il palato o la lingua). Prima di tutto, lo spazzolino ideale dovrebbe essere facile da utilizzare, dotato quindi di un’impugnatura ergonomica che renda l’igiene orale quotidiana più agevole possibile.
In secondo luogo, la forma della testina dovrebbe essere sicuramente non troppo grossolana, ma piuttosto compatta, in modo da raggiungere facilmente le zone più lontane, come i molari, e per abbracciare al meglio le superfici bombate dei denti. Infine, è fondamentale che i filamenti che compongono la testina siano gentili e non traumatici: setole dure sono assolutamente bandite, bensì si dovrebbero scegliere spazzolini composti da numerosi filamenti e di consistenza soft o al massimo media, a seconda delle proprie necessità.
E a proposito di esigenze particolari, è possibile utilizzare anche spazzolini speciali creati per specifiche situazioni, per prendersi davvero cura dei propri denti a 360 gradi, come ad esempio:
– spazzolini extra morbidi, da utilizzare durante la guarigione da trattamenti più invasivi o chirurgie, come ad esempio estrazioni o impianti
– spazzolini monociuffo, dotati di una testina di dimensioni molto ridotte per detergere con estrema precisione siti particolari o difficili da raggiungere
– spazzolini per portatori di apparecchio fisso con conformazione a “v” per adattarsi sia ai denti, che alle componenti dell’apparecchio.
Per prendersi cura dei propri denti basta lo spazzolino?
Lo spazzolino, seppur utilizzato correttamente, non è sufficiente per una corretta igiene orale quotidiana. Le superfici dei denti da pulire sono in tutto 5, e, tra queste, lo spazzolino non è in grado di raggiungerle tutte; infatti, servono strumenti aggiuntivi adatti per pulire una zona davvero cruciale per la salute della bocca: lo spazio interdentale.
Lo spazio interdentale è una vera e propria “nicchia” nella quale i batteri possono annidarsi e diventare pericolosi: non a caso le carie più insidiose e le infiammazioni gengivali nascono spesso in questa zona; inoltre, non pulire gli spazi interdentali è uno dei motivi principali dell’alito cattivo.
Quali strumenti si possono utilizzare per pulire tra un dente e l’altro?
Anche per pulire tra un dente e l’altro servono strumenti in grado di rimuovere meccanicamente la placca da utilizzare almeno 1 volta al giorno: gli strumenti migliori sono lo scovolino e il filo interdentale.
– Lo scovolino è un presidio efficace e raccomandato: grazie al movimento delle sue setole rimuove la placca dagli spazi e massaggia i tessuti gengivali; ne esistono diverse misure che possono adattarsi anche a spazi interdentali molto stretti: lo scovolino ideale deve entrare tra i denti agevolmente, ma è importante anche che produca un certo attrito quando viene passato per far sì che la sua pulizia sia ottimale. Le misure degli scovolini fanno riferimento alle tabelle ISO che differiscono gli spazi interdentali in base al loro diametro.
– Negli spazi ancora più stretti, dove lo scovolino non riesce a passare, il filo interdentale giunge in soccorso del nostro sorriso. Come per gli scovolini, esistono diverse tipologie di filo che si adattano alle diverse esigenze:
– i fili cerati, nel caso il passaggio del filo tra un dente e l’altro sia difficoltoso;
–i fili spugnosi o “expanding”, particolarmente confortevoli;
– i fili dotati di una sezione “passafilo”, ovvero un segmento di filo più rigido, che consente di passare filo al di sotto di ponti e apparecchi ortodontici.
Nonostante scovolino e filo siano entrambi efficaci, la scelta (o la combinazione) tra i due dovrebbe essere consigliata dal dentista o l’igienista dentale, a seconda della propria situazione orale e manualità.
Ma se si volesse fare qualche prova per arrivare già dal proprio professionista più preparati e con qualche domanda da fare, in farmacia esistono appositi mix con diverse misure di scovolini da testare.
Infine, qualche piccolo consiglio
- Passare scovolino e/o filo prima dello spazzolino, per massimizzare l’effetto pulente e per abituarsi al loro uso quotidiano
- Spazzolare per prime le zone più difficili, visto che probabilmente la concentrazione sarà maggiore
- Utilizzare una piccola quantità di dentifricio: è più che sufficiente una “perla” di prodotto
- Lo spazzolamento ideale è quello che va dalla gengiva al dente con movimenti a rullo o circolari
- Dedicare almeno 3-4 secondi allo spazzolamento di ogni superficie
- Guardarsi ogni tanto allo specchio per essere sicuri di lavare correttamente
- Ricordarsi dell’igiene orale della lingua: bastano dei movimenti delicati dalla base alla punta della lingua con uno spazzolino morbido o con l’apposito strumento, il pulisci-lingua.
- Se si avessero dubbi in merito agli strumenti più adatti, chiedere sempre consiglio al proprio dentista o igienista dentale
Il primo passo per prendersi cura dei propri denti è la scelta accurata degli strumenti di igiene orale: grazie a un’efficace rimozione della placca è possibile mantenere il benessere della propria bocca…e sorridere alla vita!
I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.
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Ultimo aggiornamento: 07/06/2023
Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.