Il 6 ottobre si celebra la giornata mondiale del sorriso!
E che dire, se non che un bel sorriso bianco e luminoso è un vero e proprio “biglietto da visita”?
Un sorriso bello è soprattutto un sorriso in salute, ma in una società che guarda sempre di più all’estetica, la volontà di avere denti bianchi come attori hollywoodiani è sempre più richiesta! Gli stessi social diffondono sempre più ricette fai da te, strani congegni luminosi e metodi casalinghi per sbiancare i denti: ma funzionano davvero? E, soprattutto, sono sicuri?
Scopriamo in questo articolo come è possibile sbiancare i denti in sicurezza e con risultati ottimali e duraturi nel tempo!
Ma prima di tutto: perché sbiancare i denti? Perché possono diventare più scuri?
Il bianco dei nostri denti è dato dallo smalto, il tessuto più esterno del dente stesso. Il nostro sorriso può apparire scurito a causa di pigmenti che si depositano sui denti come quelli, ad esempio, del caffè, del tabacco o del the: in questo caso basterà eseguire una seduta di igiene professionale per restituire il colore naturale allo smalto. A volte, però, lo smalto può scurirsi profondamente a causa della sua porosità o usura per età, farmaci, per via del fumo, o semplicemente può apparirci meno bianco a causa della sua natura e/o discromia genetica.
Sbianchiamo! Cosa dobbiamo sapere prima?
Per prima cosa, è importante sapere che lo sbiancamento dei denti è una procedura che fa parte dell’odontoiatria “cosmetica”, la quale presuppone che prima di eseguire un trattamento ci sia la salute totale di denti e gengive.
Prima di sottoporsi a uno sbiancamento professionale è obbligatorio che non ci siano carie da curare, gengive infiammate o problemi gravi allo smalto: pertanto, se desiderate migliorare il bianco dei vostri denti, la prima cosa da fare è una visita di controllo dal dentista per eseguire poi una seduta di igiene professionale con l’igienista, in modo che i denti siano perfettamente puliti prima di essere sbiancati.
A questo proposito, è fondamentale che ad eseguire lo sbiancamento dentale sia un professionista laureato, quindi un odontoiatra o un igienista dentale, con le competenze per decidere se il trattamento sia fattibile, sicuro e, infine, quale approccio sia più indicato. Si deve sempre diffidare da oggetti comprati online o strani “intrugli” casalinghi… e non bisogna “fuggire” in luoghi diversi dallo studio dentistico!
Da ricordare anche che lo sbiancamento professionale, come detto prima, non va confuso con la rimozione da parte di dentista o igienista dentale di macchie di caffè, nicotina, ecc: una seduta di igiene orale è una procedura atta a mantenere il bianco naturale dei denti, ma non a cambiarne il colore.
Inoltre, lo sbiancamento non equivale nemmeno a trattamenti illuminanti con gel e luci led eseguiti subito dopo una seduta di igiene, il cui effetto massimo dura solo per qualche settimana, sebbene possano illuminare il sorriso e farlo apparire più bianco.
Sbiancamento, quanto mi costi?
Il prezzo dello sbiancamento dentale può variare a seconda dello studio dentistico e dei prodotti utilizzati, sebbene lo sbiancamento domiciliare solitamente risulti leggermente più oneroso, in quanto ci sono anche i costi di fabbricazione delle mascherine, che però possono essere riutilizzate negli anni. Di contro, il costo dello sbiancamento in poltrona potrebbe essere uguale o più oneroso di quello domiciliare, se fossero necessarie più sedute per raggiungere un certo risultato. In definitiva, i costi possono oscillare dai 200 ai 600 euro.
In conclusione, ricordate: la scelta più efficace è ricorrere a uno specialista, che saprà individuare una tecnica personalizzata sulla base delle condizioni dei denti, e sulle esigenze del paziente.
I contenuti qui riportati sono stati redatti o validati dai seguenti specialisti Dott. Matteo Basso, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott. Giordano Bordini, Odontoiatra specialista in Parodontologia; Dott.ssa Silvia Musella, Igienista dentale.
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Ultimo aggiornamento: 06/10/2023
Le informazioni qui riportate hanno lo scopo di incrementare e non di sostituire il consiglio di uno specialista. Si consiglia di far sempre riferimento al proprio professionista di fiducia.
